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Buonasera cari lettori e benvenuti.
Oggi si parla della Sicilia, regione dalle potenzialità infinite ma trascurata dall’amministrazione che l’ha guidata nel corso degli anni. Ancora oggi purtroppo vi sono alcune istituzioni di competenza della Regione Sicilia, che non eccellono per quanto concerne il loro funzionamento. Si fa riferimento in particolare alla fattispecie di oggi, ovvero la sanità. Nella serata di ieri a ‘Non è l’Arena’, Massimo Giletti nonché conduttore della suddetta trasmissione si è battuto veramente per la signora Serafina Strano.
Chi è Serafina Strano e perché parliamo di lei?
Serafina Strano, 54 anni (oggi) è una signora catanese, che esercita ed ha esercitato la sua professione di medico in maniera più che positiva mettendoci sempre passione. Ma non solo, la signora Strano oltre ad essere un eccellente medico è una signora molto coraggiosa e che desidera giustizia.
Era la notte tra il 18 ed il 19 settembre 2017 quando Serafina Strano, come da routine si trovava nel suo luogo di lavoro, trattasi della guardia medica di Trecastagni (CT). Dunque, durante quella notte un “uomo” suona al citofono della guardia medica di Trecastagni e Serafina Strano ovviamente apre la porta per assistere il suo paziente, in quanto suo dovere. Una volta entrato il paziente si trasforma nell’aggressore (Alfio Cardillo, 27 anni) che segnerà per sempre la vita di questo coraggioso medico, in quanto la sequestrò all’interno della struttura e la violentò. L’aggressore è stato condannato ad 8 anni di reclusione.
Il caso
Serafina Strano ancora oggi non ha ottenuto la giustizia che le spetta e che merita, perché non ha ricevuto alcun indennizzo da parte dell’assicurazione. Quest’ultima è ancora oggi utilizzata dall’ASP di Catania per la stipula di tutte le polizze spettanti ad ogni medico che esercita la propria professione nella guardie mediche del luogo. L’indennizzo dunque secondo l’assicurazione non spetta alla signora Strano perché risulta prescritto, in quanto ritenuto non una violenza sessuale bensì un sinistro. Inoltre la lettera in risposta alla denuncia di Serafina Strano, è stata inviata qualche giorno fa, ovverosia a distanza di due anni dall’accaduto. Fortunatamente Massimo Giletti ieri è riuscito a sollecitare l’ASP di Catania per riprendere la vicenda. In modo che Serafina Strano ottenga la giustizia che merita. Non resta altro che aspettare ulteriori aggiornamenti.
Perché la Sicilia si trova indietro rispetto al Nord?
Non è solo il caso di Serafina Strano ad aver creato scalpore e non è solo la sanità che in Sicilia non è efficiente. Anche le infrastrutture si trovano in una situazione carente per quanto riguarda l’efficienza. L’esempio più eclatante è il crollo del famoso viadotto Himera. Tratto dell’autostrada A19 Palermo – Catania, franato per l’appunto il 10 aprile 2015.
Oggi l’ex responsabile dell’Assemblea Regionale Siciliana, Giancarlo Cancelleri (M5s) ha dichiarato “inammissibili ulteriori ritardi” per la costruzione del viadotto in questione. Al contempo Cancelleri ha affermato che “vi è una differenza notevole riguardo le tempistiche, riguardanti le ricostruzioni svolte dall’ANAS nelle altre regioni d’Italia”. Quest’ultima coinvolta in Sicilia per il caso tangenti esploso due settimane fa.
Amministrazione incompetente
Ecco spiegato il perché dell’arretratezza che colpisce l’isola più bella d’Italia, amministrata da un’oligarchia che pensa ai propri sporchi interessi. Un’amministrazione che non utilizza al meglio i fondi fornitegli dallo Stato. Ed infine un’amministrazione che non è neanche disposta ad approvare la manovra del taglio dei vitalizi, approvata a sua volta in Parlamento. Queste sono le parole di Gianfranco Micciché, che definisce la suddetta manovra un “massacro sociale”. Sapete perché cari lettori? Perché porterebbe questi signori a percepire una pensione di 3.000 euro ad una pensione di 600 euro. Infine se la manovra non venisse approvata dall’ARS, lo Stato taglierebbe i trasferimenti alla regione Sicilia.
Finché non cambierà l’amministrazione la Sicilia vivrà in questa arretratezza vergognosa. Al momento in Sicilia vi sono 5.058.000 individui in povertà assoluta.