Ami il vintage. Fai il caffè come una volta, con la moka. Scrivi tutto ma proprio tutto su post-it che, puntualmente, perderai in giro per casa. Principalmente, sei un grande estimatore di libri e manoscritti: adori leggere sopra ogni cosa e forse coltivi il sogno segreto di fare lo scrittore. Se ti rivedi perfettamente nella nostra descrizione, allora questo articolo sulle migliori biblioteche a Roma e nel mondo fa proprio al caso tuo!
Buona lettura!
Cominciamo dall’Austria: la Biblioteca di Admont
Se sei un vero amante dei libri, c’è un posto nella regione della Stiria che non puoi proprio perdere. Si tratta della Biblioteca di Admont, ospitata all’interno dell’omonima abbazia.
Il nome del monastero deriva dal latino ad montes (ossia “verso il monte”), un chiaro riferimento al percorso di ascesa del fedele verso Dio.
Il progetto della biblioteca, ultimato sotto l’imperatrice Maria Teresa d’Austria nel 1776, presenta una matrice fortemente illuminista. Ciò risulta evidente se si presta attenzione alla gestione degli spazi e degli arredi:
- l’ambiente è ampio e luminoso, effetto ottenuto privilegiando le tinte bianco-oro e l’ingresso della luce naturale (simbolo inequivocabile del Secolo dei Lumi)
- le 7 cupole presenti sono affrescate con immagini delle diverse fasi della conoscenza umana
- numerose sono le statue di artisti, filosofi, uomini di scienza e profeti. Pare che esse avessero il compito di vigilare sui monaci addetti alla stesura dei manoscritti (l’abbazia, infatti, era sede di una scuola di copisti).
Il vasto salone conta 70.000 volumi, mentre l’abbazia nel suo complesso ne accoglie circa 200.000. Stiamo parlando, dunque, della biblioteca monastica più grande al mondo.
Ancora una curiosità. Per i colori e le architetture tardo-barocche, la biblioteca ricorda molto da vicino quella realizzata da Walt Disney per il film d’animazione La Bella e la Bestia. Che i disegnatori del cartone si siano ispirati proprio al monastero di Admont? A noi di Artista News piace pensare di sì!
In foto: gli scaffali della Biblioteca di Admont
Biblioteche a Roma e nel mondo a due passi da te: conoscevi già la Casanatense?
Se una gita in Austria ti sembra per ora un progetto troppo ambizioso, visitare la Casanatense a Roma non sarebbe affatto un ripiego.
L’ingresso alla biblioteca è a via Sant’ignazio, nel pieno centro città. Entrando, puoi lasciarti alle spalle il tram tram della capitale e venire a contatto con un mondo di bellezza, una piccola perla per i bibliofili di tutto il mondo.
In foto: il salone monumentale della Biblioteca Casanatense
Questo spazio ospita una collezione considerevole di circa 400.000 volumi.
La biblioteca nacque per volontà di Girolamo Casanate, personaggio chiamato alla corte papale come inquisitore contro gli eretici (siamo nel 1600). Egli fece una brillante carriera, arrivando a ricoprire la carica di Bibliotecario di S. Romana Chiesa nel 1693.
Uomo dallo spirito illuminista, amante dei manoscritti, Girolamo lasciò un grande patrimonio librario ai frati domenicani.
Essi detenevano allora il Sant’Uffizio e il liber proibitorum (ossia l’indice dei libri proibiti): per questa ragione, era consentito loro tenere anche quei volumi messi al bando dalla Controriforma cattolica.
Quali erano i libri considerati “eretici”? Ad esempio, le opere di Copernico e di Galilei. I padri del pensiero scientifico, infatti, sfidavano apertamente i dogmi della Chiesa, basando i loro studi sulla teoria eliocentrica anzichè su quella geocentrica.
I cosiddetti libri proibiti vengono oggi conservati nel salone monumentale della Casanatense. Tuttavia non li troverai in una sezione dedicata, ma inseriti insieme agli altri volumi nei vari scaffali tematici.
Un trucco per riconoscerli? Hanno tutti il segno di una croce sul contropiatto, ossia sul lato interno della copertina.
La biblioteca possiede anche volumi in giapponese e in cinese, richiesti in prestito da tutto il mondo.
Ad andare per la maggiore sono anche i famosi manoscritti di Paganini: negli spartiti autografi si osservano chiaramente le cancellature e i ripensamenti del musicista. Non si tratta naturalmente di opere definitive, ma di tentativi di stesura iniziale (una sorta di bozza preliminare).
Di notevole interesse il fondo araldico: qui potrai sfogliare i repertori dei blasonari e degli stemmari per approfondire lo studio delle grandi famiglie gentilizie romane. Alcuni di essi sono corredati da alberi genealogici, interessanti per il loro valore artistico oltre che documentario.
Una curiosità. La biblioteca è costruita su un più antico tempio di Iside e Serapide, due divinità che entrarono nel pantheon degli antichi romani dopo la conquista dell’Egitto. Il tempio, dimenticato nei secoli, è stato riscoperto proprio grazie ai lavori di scavo per la costruzione della Casanatense.
Conosci altre biblioteche a Roma e nel mondo che vorresti visitare? Parliamone nei commenti!
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